La teoria della "comunicazione dell'originale" è un'idea che riguarda la traduzione e il suo scopo principale. Secondo questa teoria, il traduttore dovrebbe cercare di comunicare al lettore della traduzione lo stesso effetto che l'originale ha avuto sul lettore originale.
In altre parole, la teoria della comunicazione dell'originale suggerisce che il compito principale del traduttore è quello di ricreare il testo in modo tale che possa suscitare negli stessi effetti emotivi, intellettuali e culturali nel lettore di arrivo che l'originale ha suscitato nel lettore di partenza. Questa teoria si basa sull'idea che il testo originale non è soltanto un insieme di parole e di significati, ma anche un'esperienza culturale e sociale che deve essere trasmessa al lettore della traduzione.
La teoria della comunicazione dell'originale è stata sviluppata da molti studiosi della traduzione, tra cui Katharina Reiss e Hans Vermeer. Essa implica che il traduttore debba non solo avere una conoscenza approfondita della lingua originale e di quella di arrivo, ma anche una comprensione profonda del contesto culturale, sociale e storico in cui l'originale è stato scritto e letto. In questo modo, il traduttore può cercare di comunicare il significato dell'originale in modo efficace al lettore di arrivo, riproducendo l'esperienza culturale e sociale che l'originale ha rappresentato per il suo pubblico di partenza.