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Le leggende della Praga ebraica


Di seguito due racconti, tratti dal libro "Golem" di Eduard Petiška, tradotti da me.

Karel Čapek


Karel Čapek è stato un giornalista e scrittore ceco.

Nato a Malé Svatonovice in Boemia il 9 gennaio 1890, nell'Impero Austro-Ungarico, figlio di un dottore, studiò filosofia a Parigi per poi divenire giornalista.
Intraprese l'attività di scrittore più per creare satire taglienti contro la situazione del suo Paese che per intenti letterari.

Il suo lavoro più famoso è il dramma in tre atti R.U.R. (Rossum's Universal Robots). In quest'opera compare per la prima volta la parola robot (dal ceco robota, "lavoro duro, lavoro forzato"), che tanto successo ha avuto in seguito. Il termine fu inventato e suggerito all'autore dal fratello Josef.

Di seguito una sua favola, tratta dalla raccolta "Devatero pohádek" ed un estratto dei suoi appunti di viaggio in Italia nel 1923 che pubblicava nel giornale "Lidové noviny", riuniti più tardi nel libro "Italské listy".

Jan Potocki descrive la lotta dei cosacchi


Non voglio dimenticare di dire che i giovani cosacchi mi hanno offerto lo spettacolo di una lotta. La mossa più bella di questo gioco consiste nell’afferrare il proprio avversario per la cintura e quindi nel cadere all’indietro trascinandolo con forza, in modo da scagliarlo oltre la propria testa, facendogli fare così un capitombolo assai violento per rompergli le ossa. Ma un cosacco non è così fragile e questi si rialzavano contenti come se avessero eseguito un semplice passo di danza.



Tra il 1797 e il 1798 Jan Potocky, il celebre autore del "Manoscritto trovato a Saragozza", intraprese un viaggio nelle regioni più meridionali della Russia, durante il quale annotò i costumi delle popolazioni locali, lasciando ai posteri una preziosa testimonianza dei luoghi e del passato nel libro "Nelle steppe di Astrakan e del Caucaso", uscito per la prima volta nel 1829.
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