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PER CONTRIBUIRE

PER NON DOVERMI VERGOGNARE - storie su Hitar Petar


La casa di Hitar Petar era povera: accanto al focolare c'era una pignata annerita, due conche appese al lavabo, tre o quattro ciotole di coccio decorate su una mensola e accanto al letto in un angolo c'era un grande baule con i vestiti dei proprietari.
Nel villaggio di Petar c'era un ladro. Un giorno, Hitar Petar notò il ladro aggirarsi e cercare il modo di entrare in casa sua. Petar si nascose nel baule e aspettò. Dopo un po', il ladro entrò nella stanza, frugò qua e là, ma non trovò nulla di interessante.
"Probabilmente troverò qualcosa nel baule!" - disse e sollevò il coperchio.
In quel momento, Petar si alzò di fronte a lui.
- Ma tu stai qui? - il ladro si stupì sorpreso.
- Mi sono nascosto per non dovermi vergognare - sorrise Petar. - Sapevo che non ti sarebbe piaciuto niente in casa mia...
(dal libro "Hitar Petar" di Sava Popov)
Traduzione dal bulgaro: Emilia Vinarova



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